Lavorare al PC con un software CAD o di grafica 2D o 3D che sia, implica necessariamente la visualizzazione di molte informazioni, sia in termini di disegnato che di barre degli strumenti, di tavolozze, di menù e altro. Utilizzare un monitor dalla bassa risoluzione implica ovviamente delle limitazioni nella quantità di informazioni che si possono visualizzare.
Prima di affrontare il discorso relativo alla scelta del monitor, ricordiamo per l'ennesima volta che sul termine risoluzione si fa sempre molta confusione. Per risoluzione si intende il numero di righe e di colonne di pixel presenti in un pollice quadrato (2.54 x 2.54 cm) di un'immagine raster (compresa quella visualizzata a monitor). La risoluzione dei monitor dei PC è solitamente di 72 x 72 pixel per pollice (DPI = dot per inch). Con il termine dimensione si indica il numero complessivo di di colonne e di righe di pixel che compongono un'immagine (compresa quella massima che può visualizzare un monitor. Ad esempio l'immagine del nostro logo che si vede in alto a sinistra in questa pagina, è composta da 200 colonne di pixel per 70 righe (200 x 70). Per una ragione a me ignota, il termine dimensione viene spesso sostituito da risoluzione, tanto che per capire quale è il numero complessivo di pixel in grado di visualizzare un monitor, nelle descrizioni tecniche dello stesso, si deve andare alla ricerca della sua risoluzione.
A questo punto dovrebbe essere ovvio come, lavorare con un monitor ad alta risoluzione è decisamente meglio che lavorare su uno a bassa. Per verificarlo confrontare le due immagini a seguire e notare come nella prima (1208 x 1024) alcune barre degli strumenti non risultino completamente visualizzate, mentre nella seconda (1920 x 1600) ci sia spazio per altre; e come la medesima sfera, nella prima, non sia del tutto visibile.
In linea generale la risoluzione di un monitor cresce con la dimensione dello stesso, ma non sempre. Vediamo come. Intanto dobbiamo distinguere i monitor CRT, quelli a tubo catodico, da quelli LCD, quelli a cristalli liquidi. I primi, ormai introvabili, sono stati probabilmente troppo facilmente abbandonati. A discapito di un peso e un volume spesso difficilmente gestibili, i monitor a tubo catodico offrivano importanti vantaggi rispetto ai nuovi LCD: la possibilità di cambiare agilmente la risoluzione e l'intervallo di refresh (il numero di volte che l'immagine è ridisegnato a display in un secondo), una migliore resa cromatica, un minor tempo di risposta, assenza di pixel difettosi, una risoluzione massima raggiungibile maggiore e la visibilità da qualsiasi angolo di visuale. La loro fine è stata probabilmente segnata dal loro peggior difetto: la maggiore emissione di onde elettromagnetiche e il maggior consumo energetico.
Possiamo così dire che l'avvento dei monitor LCD deriva principalmente da ragioni (sacrosante) ecologiche. Basta riferirsi ai vantaggi dei monitor CRT per scorgere tutti i difetti di quelli LCD. Non ultimo l'angolo di visuale: per vedere bene l'immagine a schermo, la direzione di visualizzazione deve essere quanto più possibile vicina alla perpendicolare; in altre parole l'immagine in un monitor LCD vista di scorcio risulta artefatta, fino a oscurarsi se l'angolo di visuale è molto basso. Se è pur vero che nessuno usa uno schermo che non sia più o meno perpendicolare al suo sguardo, nei monitor grandi questo inconveniente si manifesta con una leggera variazione della percezione dei colori.
Tornando alle considerazioni relative all'importanza della risoluzione fatte sopra, appare evidente quanto fossero preziosi i vecchi CRT. Mentre un monitor LCD è progettato per funzionare ad una sola risoluzione (vedere il suo manuale), uno CRT può essere regolato a piacimento dall'utente, la sola accortezza da avere è quella di non far scenere la frequenza di refresh sotto i 75 Hz (vedere nel manuale allegato al prodotto la tabella associativa tra risoluzioni e frequenze di refresh).
Attenzione!!!
Scendendo a livelli bassi di refresh in un monitor CRT, si rischia di danneggiare la propria vista.
I monitor LCD sono costruiti per lavorare a 60Hz (frequenza ottimale per quel tipo di display).
Un monitor a tubo catodico da 21 pollici era in grado di offrire risoluzioni prossime ai 2000 pixel, per ottenere le stesse con un LCD si deve ricorrere a monitor da 24 pollici.
Tra i meriti degli LCD va ascritta l'effettività della loro diagonale, mentre per i CRT così non era: un 19" CRT aveva una diagonale di area visibile efettiva prossima ai 17" (a causa di una zona perimetrale nera non utilizzata). Come dire che un 17" LCD corrisponde al un 19" CRT. Infine un monitor LCD è sempre piatto e non produce distorzioni geometriche nell'imamgine, anche se i CRT di buon livello avevano un display piatto e privo di distorzioni.
In conclusione della nostra dissertazione la domanda d'obbligo è "che monitor comprare oggi?". Avendo le possibilità economiche, la migliore scelta per chi disegna con il PC, sarebbe uno dei pochi CRT ancora prodotti, ma si tratta di modelli di fascia alta con un prezzo nell'ordine delle migliaia di euro. Per chi invece vuole contenere la spesa il consiglio è questo: prenderne due! Quasi tutte le schede video oggi in commercio dispongono di due uscite video offrendo la possibilità di collegare al PC due monitor. Lavorare con il doppio display è una gran cosa. Sarà sufficiente configurare il driver della scheda video per istruirlo nell'estendere il desktop a entrambi i monitor e avremo raddoppiato il numero di pixel a nostra disposizione.
Ecco come si presenta l'area di lavoro di AutoCAD estesa a due monitor da 24" alla loro risoluzione standard di 1920 x 1200. Notare l'enorme disponibilità di spazio in cui disporre tavolozze e barre degli strumenti, nonchè la possibilità d iaprire ben quattro viewports per il lavoro in 3D.
Acquistando un monitor LCD i faccia particolare attenzione alla sua risoluzione: esistono monitor dalla diagonale maggiore che offrono però una risoluzione uguale a quelli più piccoli, l'unico vantaggio che si ricaverà dal loro acquisto è la maggiore dimensione a monitor delle icone e di quanto è dimensionato in pixel. Tre buoni prodotti a confronto:
-
|
Diagonale |
Risoluzione |
Fascia di prezzo |
Samsung 206BW |
20" |
1680x1050 |
250€ circa |
Samsung 226BW |
22" |
1680x1050 |
300€ circa |
Samsung 245B |
24" |
1920x1600 |
400€ circa |
Tabella comparativa numero del numero di pixel alle più diffuse risoluzioni sia per i monitor in formato 4/3 che per i 16/9
colonne
|
righe
|
totale
|
aspect
|
640
|
480
|
307.200
|
4/3
|
800
|
600
|
480.000
|
4/3
|
1.024
|
768
|
786.432
|
4/3
|
1.152
|
864
|
995.328
|
4/3
|
1.280
|
720
|
921.600
|
16/9
|
1.280
|
1.024
|
1.310.720
|
4/3
|
1.360
|
768
|
1.044.480
|
16/9
|
1.360
|
1.024
|
1.392.640
|
4/3
|
1.400
|
1.050
|
1.470.000
|
4/3
|
1.440
|
900
|
1.296.000
|
9/6
|
1.600
|
1.200
|
1.920.000
|
4/3
|
1.680
|
1.050
|
1.764.000
|
16/9
|
1.920
|
1.080
|
2.073.600
|
16/9
|
1.920
|
1.200
|
2.304.000
|
16/9
|